A volte può capitare che un videogioco risulti inaccessibile perché l’azienda che lo ha pubblicato ha deciso di spegnere i server, non permettendo più a nessuno di giocarci. Quando ciò avviene quasi esclusivamente per le esperienza multigiocatore online, perché questa tipologia di giochi ha un ciclo vitale limitato.
I single player possono perdersi nel tempo, alcuni possono venire cancellati dagli store, ma se si possiede una copia fisica è possibile sempre giocarci, si tratta comunque di casi isolati e rarissimi. Per i multiplayer, invece, succede spesso perché se un gioco online invecchia, i giocatori tendono ad abbandonarlo per passare a quello successivo.
Capita con i Call of Duty, con i Battlefield, a maggior ragione succede con titoli che di base sarebbero single player ma possiedono anche funzionalità online. Tra questi ci sono tanti titoli Ubisoft, la quale ha deciso di spegnere i server di molti suoi prodotti a partire dal 1à settembre. Vediamo quali sono.
Giochi Ubisoft: non potrete più giocare online a questi titoli
Quando si spengono i server di un videogioco, questo rimane accessibile nella sua forma single player, mentre l’online viene letteralmente cancellato, nessuno può più connettersi e giocare utilizzando le sue modalità multiplayer. Se invece il titolo in questione è solo online, beh, vale la pena buttarlo, non serve più a nulla, se non come sottobicchiere.
Ubisoft ha deciso di farlo con molti suoi titoli che risalgono all’epoca PS3/Xbox 360, dunque abbastanza vecchi. Ecco la lista completa:
- Anno 2070
- Assassin’s Creed 2
- Assassin’s Creed 3
- Assassin’s Creed Brotherhood
- Assassin’s Creed Liberation HD
- Assassin’s Creed Revelations
- Driver San Francisco
- Far Cry 3
- Ghost Recon: Future Soldier
- Prince of Persia: Le sabbie dimenticate
- Rayman Legends
- Silent Hunter 5
- Space Junkies
- Splinter Cell: Blacklist
- Zombi U
Tra questi possiamo notare Space Junkies, un titolo completamente online che, pertanto, come accennato, diventerà inutile. Questa è un po’ la risposta a chi afferma che il futuro del gaming sia nei giochi multiplayer, un’affermazione azzardata considerando che il loro ciclo dice il contrario. A questo proposito, proprio EA, una delle aziende maggiormente impegnate in titoli multiplayer, è stata travolta da una bufera a seguito di un tweet contro i single player.